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Cosa accomuna un maine coon a un british, un ragdoll a un certosino, un siberiano a un persiano, un siamese a un simpatico meticcio? I confronti fra le diverse razze, che siano a pelo lungo o a pelo corto, con occhi blu, verdi o ambra, potrebbero moltiplicarsi ma resta il fatto che tutti sono gatti domestici, che si sono adattati alla perfezione alla vita in appartamento, e che hanno bisogno di un tiragraffi per soddisfare la loro naturale felinità.
Perché serve un tiragraffi?
A differenza di altri tipi di animali, come per esempio i cani, i gatti hanno le unghie retrattili. Questo significa che non si consumano camminando. Quando il gatto “si fa le unghie” risponde a un suo naturale istinto, quindi è assolutamente inutile arrabbiarsi e sgridarlo, si andrebbe a creare uno stato di stress che aumenterebbe il bisogno di graffiare. “Graffiare” per i gatti significa “marcare”, “segnare” il proprio territorio, è un gesto che dà sicurezza e infonde tranquillità, delimitando il loro territorio sia con segni visivi che olfattivi (i cuscinetti sulle zampe rilasciano feromoni che “contengono” informazioni per i loro simili, come, per esempio, sesso ed età) . Mentre per loro è una situazione assolutamente piacevole, non altrettanto si può dire per il nostro arredamento: divani, poltrone, sedie e tappeti potrebbero venire “attaccati” e deturpati nel tempo. La funzione del tiragraffi è proprio quella di offrire al nostro amico micio un posto dove poter “sfogare” il suo naturale istinto, dove possa trascorrere piacevoli momenti di relax, il graffiatoio sarà una “casa nella casa”, un posto sentito sicuro e confortevole.
Il tiragraffi è utile non solo perché dà la possibilità al gatto di soddisfare il suo naturale istinto felino ma rappresenta anche un utile sistema per mantenere i muscoli tonici e i tendini in forma, in altre parole contribuisce al suo benessere fisico.
Il graffiatoio: quale e come sceglierlo
In commercio esiste una varietà enorme di tiragraffi: per gatti grandi, per gatti piccoli, per cuccioli, con o senza cuccia, di diverse altezze e larghezze, economici, di qualità più o meno elevata, cilindrici o a torre e gli esempi potrebbero continuare; potresti decidere anche di optare per un graffiatoio fai da te. Se ti stai chiedendo se tutti possano andare bene e il tutto si riduca a una scelta estetica, di costo e di valutazione degli spazi e dell’ingombro da parte tua, la risposta è che il tiragraffi deve essere scelto con estrema attenzione e deve avere alcune caratteristiche irrinunciabili.
Prima di tutto il graffiatoio deve avere un’altezza sufficiente per permettere al gatto di allungarsi, stirarsi con comodità, inarcando il dorso. Meglio se si sviluppa in vari piani e piattaforme che gli consentano di spostarsi da una parte all’altra. Assolutamente indispensabile è la stabilità: quando si arrampica o si affila le unghie il gatto deve sentirsi sicuro. Un tiragraffi malfermo o che addirittura si possa rovesciare lo allontanerebbe definitivamente, rendendolo diffidente. Deve essere realizzato con materiali che permettano l’affondo delle unghie, devono essere cedevoli ma abbastanza resistenti da non costringerti a sostituire il graffiatoio una volta all’anno!
Come far utilizzare un tiragraffi
Sei consapevole del fatto che il graffiatoio non è un oggetto superfluo ma una vera necessità, ma ti stai chiedendo se lo utilizzerà? Esiste qualche semplice trucco che farà si che il tuo gatto crei un vero e proprio “legame affettivo” con il suo tiragraffi, tanto che lo preferirà al tuo arredo.
Sicuramente abituarlo all’utilizzo del graffiatoio sarà più semplice se il tuo amico a 4 zampe è ancora cucciolo e non ha ancora cominciato ad “attaccare” poltrone e divani. Se poi proviene da un allevamento, molto probabilmente avrà già imparato a conoscere la sua utilità. Se il tuo gatto invece è già adulto dovrai armarti di un po’ di pazienza aggiuntiva, in quanto alcuni comportamenti saranno divenuti vera e propria abitudine.
Il gioco è sempre un alleato prezioso: stimolarlo con palline e piumini intorno al tiragraffi farà si che le sue zampine prima o poi “ci incappino” dentro, facendogli presto riconoscere l’aspetto piacevole. Possiamo anche prendergli le zampe anteriori invitandolo a graffiare o imitare noi stessi il gesto sul palo. Si potrebbe inoltre utilizzare qualche sostanza attrattiva oppure strofinare l’erba gatta sulle corde di sisal per “richiamare” naturalmente il gatto.
Offrirgli da mangiare vicino al tiragraffi è un altro sistema semplice ma efficace per fargli comprendere l’importanza di quel posto, e non tarderà a volerlo “marcare”, “graffiare” per sottolinearne l’appartenenza.
Accanto a questi comportamenti che invitano il gatto all’utilizzo del tiragraffi, possiamo adottarne altri per disincentivare l’uso improprio di divani e poltrone. Così possiamo utilizzare sostanze dissuadenti da spruzzare sugli angoli e in tutti i posti dove il gatto ama farsi le unghie, possiamo coprire con un telo morbido il punto preso di mira (i gatti non amano graffiare superfici troppo cedevoli), o associare qualcosa per lui sgradevole, come un rumore acuto o uno spruzzo d’acqua, tutte le volte che attacca l’arredamento.
Dove posizionare il graffiatoio
Se stai pensando di poter mettere il tiragraffi in una zona nascosta e poco frequentata della casa, dietro una porta o dentro uno sgabuzzino, devi sapere che non è la scelta giusta: il tuo gatto non lo utilizzerà mai. E’ fondamentale che il graffiatoio venga posizionato in un posto dove la famiglia soggiorna abitualmente, il gatto deve avere la possibilità di “controllare” il suo territorio da un posto che considera di sua proprietà.
Se hai un gatto adulto che ha già acquisito l’abitudine di graffiare, dovrai accostare il tiragraffi alle poltrone e ai divani presi di mira. Prova poi a spostarlo di pochi centimetri al giorno appena avrai visto che si è abituato ad utilizzarlo, fino ad arrivare alla posizione desiderata.